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A mio figlio Francesco

Scopo del nostro lavoro è portare un piccolo contributo alla conoscenza della radiologia funzionale del pavimento pelvico.

Le più moderne e complesse tecniche di imaging sono patrimonio ormai acquisito dall’intera Comunità Medica e permettono di comprendere la più fine anatomia del pavimento pelvico.

Non altrettanto ci sembra si possa dire per le indagini che documentano gli organi pelvici, in particolare l’ano-retto, nel momento in cui espletano la funzione a loro deputata.   

E cio’ è tanto più grave soprattutto in questo momento in cui il successo dei trattamenti chirurgici ha fatto crescere l’interesse nella classe medica e nel pubblico in generale ; analogamente ad un autore americano si potrebbe affermare che una conoscenza dettagliata dell’imaging del pavimento pelvico  non è diffusa nella comunità radiologica

“The success of medical and surgical treatments coupled with a growing awareness among primary physicians and the general public of investigative and therapeutic possibilities are leading to an increasing number of referrals to radiologists with a special interest in this field. However, detailed knowledge of pelvic floor imaging is not widespread within the radiologic community” Kelvin F.M.

Il nostro lavoro si rivolge pertanto principalmente al Medico Radiologo, allo Specialista Clinico e Chirurgo per offrire indicazioni all’appropriatezza della richiesta, all’esecuzione dell’indagine e all’interpretazione delle immagini.

A tale proposito utilizzeremo l’archivio fotografico e di video in formato digitale di cui disponiamo, raccolto e catalogato nel corso degli ultimi sei anni.

Ed infine vorremmo essere di aiuto ai pazienti che si debbono sottoporre a tale tipo di indagine e che spesso non riescono ad ottenere informazioni sul tipo di esame, sulla metodologia e sui centri radiologi ove tale indagine viene eseguita.

La nostra esperienza in questa disciplina è più che decennale,  ma solo l’incontro con i Colleghi del Centro del pavimento pelvico di Montecchio Emilia (RE) che tra i primi in Italia hanno sviluppato tecniche chirurgiche relativamente semplici ed efficaci come la tecnica di Longo, ci ha fatto comprendere il razionale delle alterazioni funzionali del pavimento pelvico.

Nel futuro riteniamo che una metodica radiologica pan esplorante  che non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti come la Risonanza acquisterà sempre più importanza nella diagnosi delle patologie da ostruita defecazione sostenute da sindrome del perineo discendente o da enterocele, mentre in tutte le altre condizioni – e sono le più numerose – in cui la causa si evidenzia unicamente durante il vuotamento, non cesseremo di enfatizzare l‘importanza dell’indagine defecografica funzionale.

 

 

Modena, li 15 marzo 2005 Dott. Claudio Morandi

Medico Radiologo

c/o Radiologia 1 - Az Policlinico Modena

 

 

Info: clafra.301@tin.it

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